CAPITOLO I (24-29)
PARI OPPORTUNITÀ E ACCESSO AL MERCATO DEL LAVORO
- Garantire che l’UE agisca per garantire il diritto di tutti all’alta qualità e formazione continua inclusiva e senza costi per i lavoratori e durante l’orario di lavoro, come diritto individuale e applicabile alla formazione nei confronti del datore di lavoro. È inoltre fondamentale garantire un congedo formativo retribuito per tutti i lavoratori e il diritto all’accesso a qualifiche complete, alla convalida dell’apprendimento e dell’esperienza lavorativa non formale e informale, nonché all’orientamento e alla consulenza professionale gratuiti e di qualità. È necessario contribuire a rafforzare il dialogo sociale, puntando a promuovere la riqualificazione e il miglioramento delle competenze guidati dal dialogo sociale e che le parti sociali abbiano un ruolo più strategico nelle politiche europee e nazionali e nei meccanismi di finanziamento della formazione, in particolare nell'identificazione delle esigenze di competenze per i futuro, definendo qualifiche e quadri di competenze, adattando i programmi di formazione e la loro progettazione alle esigenze dei lavoratori.
- Adottare azioni più forti a livello dell’UE eliminare il divario retributivo di genere. Garantire un recepimento e un’attuazione rapidi e ambiziosi della direttiva sulla trasparenza retributiva di genere a livello nazionale che porti a una rivalutazione del lavoro svolto prevalentemente dalle donne e a un maggiore sostegno alla contrattazione collettiva per colmare il divario retributivo di genere e promuovere la crescita professionale.
- Adottare le iniziative necessarie porre fine a ogni forma di violenza di genere nel mondo del lavoro, anche online. Per quanto riguarda la lotta contro la violenza di genere, è necessario un approccio globale che tenga conto della violenza domestica, della violenza informatica, della violenza psicologica e della violenza economica. Sostenere una direttiva forte contro la violenza contro le donne e la violenza domestica che preveda un ruolo forte per i sindacati.
- Garantire una rapida ratifica della Convenzione ILO 190, eliminando la violenza e le molestie nel mondo del lavoro in tutti i paesi europei.
- Sviluppare una nuova e ambiziosa strategia per l’uguaglianza di genere post-2025, che dovrebbe riconoscere e sostenere il ruolo chiave svolto dai sindacati, dal dialogo sociale, dalla contrattazione collettiva e dalla contrattazione sull’uguaglianza.
- Promuovere la contrattazione collettiva e gli accordi collettivi per promuovere attivamente la diversità, la tolleranza e l’inclusione a tutti i livelli e contrastare ogni possibile motivo di discriminazione e violenza legata al lavoro. L’attuazione del piano d’azione antirazzismo dell’UE, della strategia dell’UE per combattere l’antisemitismo e del quadro strategico dell’UE per i rom sull’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dovrebbe includere un ruolo significativo per le parti sociali e i sindacati.
- Lavorare per servizi pubblici per l’impiego più forti, politiche efficaci del mercato del lavoro e interventi sulla creazione di posti di lavoro, con condizionalità sociali in termini
di posti di lavoro di qualità per sussidi pubblici alle assunzioni.